Studienauftrag | 08/2016
Riqualificazione della riva del lago di Paradiso
©Studio Vulkan
Situationsplan
«Paradiso»
Auszeichnung / Zur Realisierung empfohlen
Architektur
Studio Vulkan Landschaftsarchitektur
Landschaftsarchitektur
Staubli, Kurath & Partner Wasserbau AG
Wasserbau
ErlÀuterungstext
Seeufergestaltung Lungolago Lugano Paradiso, Tessin, Schweiz:
Paradiso ist eine kleine Gemeinde am Fusse des San Salvatore, dem ikonenhaften Berg, am Luganersee. Aus diversen GrĂŒnden hat Paradiso kaum direkten Bezug zum Seeufer. Die Stadt liegt auf einer Schutzmauer einige Meter oberhalb des Sees, das Ufer liegt im Winter teilweise im Schatten des Bergs und die vielen Parzellen am Ufer sind weitestgehend privat, sodass eine Uferpromenade bisher schwierig zu realisieren war.
Der Wettbewerb bringt Paradiso nĂ€her ans Wasser, um eine neue Lungolago (Seeuferpromenade) fĂŒr die Ăffentlichkeit zu schaffen. Das Siegerprojekt von Studio Vulkan Landschaftsarchitektur, Jachen Könz Architekt, und Staubli Kurath Bauingenieure, nutzt eine filigrane, grosszĂŒgige Geste um dem fragmentierten und heterogenen Ufer eine klare IdentitĂ€t zu verleihen. In vielfĂ€ltiger Weise wird die Beziehung zwischen Land und Wasser zum Erlebnis gemacht â zum Wasser hin, entlang dem Wasser, am Wasser und auf dem Wasser.
Die Belvedere: Quer zum Ufer wird das Ufer mittels einer Reihe von Belvederen rhythmisiert. Sie sind historisch als Typologie an der Baia di Lugano zu finden. Die Hauptbelvedere ist heute noch vorhanden und wird fortgesetzt. Jede Belvedere bekommt einen Namen und somit eine IdentitÀt. Ebenso wird jeder Belvedere eine Kleinbaute zugewiesen die den Ort rÀumlich markiert und sozial belebt.
Die Passeggiate: Zwei BĂ€nder auf zwei verschiedenen Niveaus gliedern den Höhenunterschied zwischen See und Stadt. Die «Passeggiata a monte» oben entlang der Strasse und die «Passeggiata a lago» unten entlang des Sees. Die Form des Stegs «Passeggiata a lago» reagiert spielend auf die Vielzahl rĂ€umlicher Bedingungen, weicht Privatparzellen aus, lĂ€sst Boote hindurchfahren, animiert zum Schwimmen und stellt so diverse VerknĂŒpfungen her.
Die «Giardini di Paradiso»: Zwischen Belvedere und Passeggiate, auf mittlerem Höhenniveau, sind die GĂ€rten von Paradiso, welchen ebenso eine IdentitĂ€t und ein Nutzungsprofil zugewiesen wurden. Die exotischen Pflanzen des Tessins werden wie in der Malerei eingesetzt. Als Hintergrund dient die von der Sonne angestrahlte Landschaft Luganos auf der gegenĂŒberliegenden Buchtseite. Im Vordergrund werden die Silhouetten der exotischen Palmen, Zedern, usw. in Szene gesetzt.
Ein neuer Hafen am östlichen Endpunkt der «Passeggiata a lago» wird zum Teil in die Gesamtfigur integriert. Das Ufer an sich wird mit ErdaufschĂŒttungen und Bepflanzungen ökologisch aufgewertet.
Paradiso ist eine kleine Gemeinde am Fusse des San Salvatore, dem ikonenhaften Berg, am Luganersee. Aus diversen GrĂŒnden hat Paradiso kaum direkten Bezug zum Seeufer. Die Stadt liegt auf einer Schutzmauer einige Meter oberhalb des Sees, das Ufer liegt im Winter teilweise im Schatten des Bergs und die vielen Parzellen am Ufer sind weitestgehend privat, sodass eine Uferpromenade bisher schwierig zu realisieren war.
Der Wettbewerb bringt Paradiso nĂ€her ans Wasser, um eine neue Lungolago (Seeuferpromenade) fĂŒr die Ăffentlichkeit zu schaffen. Das Siegerprojekt von Studio Vulkan Landschaftsarchitektur, Jachen Könz Architekt, und Staubli Kurath Bauingenieure, nutzt eine filigrane, grosszĂŒgige Geste um dem fragmentierten und heterogenen Ufer eine klare IdentitĂ€t zu verleihen. In vielfĂ€ltiger Weise wird die Beziehung zwischen Land und Wasser zum Erlebnis gemacht â zum Wasser hin, entlang dem Wasser, am Wasser und auf dem Wasser.
Die Belvedere: Quer zum Ufer wird das Ufer mittels einer Reihe von Belvederen rhythmisiert. Sie sind historisch als Typologie an der Baia di Lugano zu finden. Die Hauptbelvedere ist heute noch vorhanden und wird fortgesetzt. Jede Belvedere bekommt einen Namen und somit eine IdentitÀt. Ebenso wird jeder Belvedere eine Kleinbaute zugewiesen die den Ort rÀumlich markiert und sozial belebt.
Die Passeggiate: Zwei BĂ€nder auf zwei verschiedenen Niveaus gliedern den Höhenunterschied zwischen See und Stadt. Die «Passeggiata a monte» oben entlang der Strasse und die «Passeggiata a lago» unten entlang des Sees. Die Form des Stegs «Passeggiata a lago» reagiert spielend auf die Vielzahl rĂ€umlicher Bedingungen, weicht Privatparzellen aus, lĂ€sst Boote hindurchfahren, animiert zum Schwimmen und stellt so diverse VerknĂŒpfungen her.
Die «Giardini di Paradiso»: Zwischen Belvedere und Passeggiate, auf mittlerem Höhenniveau, sind die GĂ€rten von Paradiso, welchen ebenso eine IdentitĂ€t und ein Nutzungsprofil zugewiesen wurden. Die exotischen Pflanzen des Tessins werden wie in der Malerei eingesetzt. Als Hintergrund dient die von der Sonne angestrahlte Landschaft Luganos auf der gegenĂŒberliegenden Buchtseite. Im Vordergrund werden die Silhouetten der exotischen Palmen, Zedern, usw. in Szene gesetzt.
Ein neuer Hafen am östlichen Endpunkt der «Passeggiata a lago» wird zum Teil in die Gesamtfigur integriert. Das Ufer an sich wird mit ErdaufschĂŒttungen und Bepflanzungen ökologisch aufgewertet.
Beurteilung durch das Preisgericht
MSP - Riqualificazione della riva del lago di Paradiso Team PARADISO
Relazione 5 aprile 2016
1. ANALISI URBANISTICA DEL CONTESTO
Il lungolago di Paradiso sâinserisce in prolungamento del lungolago di Lugano, al piede del San Salvatore ed Ăš orientato verso nordest, con magnifica vista sul golfo. Il lungolago di Lugano, che si protrae dalla foce del Cassarate con il parco Ciani fino allâImbarcadero di Paradiso, Ăš per tutta la sua lunghezza uno spazio pubblico in un contesto urbano. La sua tipologia Ăš una classica stratificazione con un preciso rapporto tra gli edifici e la riva lago: un fronte di edifici allineati con un pianterreno pubblico (bar, ristoranti, negozi, alberghi ecc.) definisce lo spazio antistante, strada o piazza, possibilmente alberato, con un limite verso lâacqua, murato. Definisce il limite tra cittĂ e lago, quasi sempre rialzato e staccato da un muro di sostegno che nasce da una costruzione di riempimento.
Paradiso, fino allâinizio del â900 piccolo borgo di Calprino, si Ăš sviluppato per quanto riguarda la parte tra il hotel Eden e capo San Martino su iniziative private, con degli edifici di servizio e successivamente con delle palazzine abitative edificate negli ultimi 60 anni. Il contesto che Ăš venuto a crearsi non Ăš di natura urbana: gli edifici, anche quando allineati sulla strada, non hanno un rapporto pubblico con essa. Tipologicamente non vi Ăš la premessa per un lungolago urbano, non vi Ăš dunque la premessa per continuare la classica tipologia del lungolago di Lugano, anche visti i vari edifici costruiti alla riva del lago. Dallâhotel Eden in poi vi dovrĂ essere una nuova tipologia, in risposta alla situazione eterogenea.
2. COGLIERE LâOCCASIONE DI UNA PROPRIA IDENTITĂ
La riva lago di Paradiso Ăš una successione di momenti di diversa natura, contenuti tra muri di sostegno e muretti di confine, in modo variegato e su vari livelli, in corrispondenza alla realtĂ delle proprietĂ , prevalentemente privata. Si vuole cogliere lâoccasione di questa realtĂ come caratteristica del nuovo lungolago. Degli elementi preesistenti saranno integrati quali momenti in una successione di spazi che potranno interagire tra giardini e acqua. Il nuovo intervento vuole conferire una propria identitĂ al lungolago, sviluppata dal particolare contesto. La strada, con il suo nuovo assetto stradale ridotto diventa percorso pedonale e ciclabile alberato, elemento continuo di riferimento; lâattuale caratteristica di strada di passaggio si trasformerĂ in passeggiata a monte. Questa caratteristica potrĂ portare allâinsediamento di funzioni pubbliche al pianterreno delle palazzine.
3. LA SEQUENZA DI SPAZI: BELVEDERI E GIARDINI
Una serie di belvederi che riprende alcuni giĂ esistenti, conferisce al lungolago un ritmo, quali elementi trasversali tra la passeggiata a monte e quella a lago; sono particolari momenti traversanti lungo il percorso che diventano punti di riferimento. La loro collocazione viene individuata secondo degli elementi preesistenti: il belvedere del giardino pubblico, esistente momento finale dei giardini; il belvedere della darsena; il belvedere della piscina Conca dâOro; il belvedere a sud del hotel Du Lac/Tertianum. Questi punti specifici preesistenti mettono in evidenza le particolari aree site tra di loro: lâarea costruita dagli alberghi Eden e du Lac, lâarea edificata della Conca dâOro, lâarea centrale dei giardini privati e lâarea del giardino pubblico.
4. LA PASSEGGIATA A LAGO COME ELEMENTO UNIFICATORIO
Una passerella sullâacqua collega i belvederi tra di loro sul lato del lago. Si stacca dalle aree edificate, quelle degli alberghi e della Conca dâOro, in modo autonomo e giocoso, sullâacqua, nel lago. Nella parte centrale invece offre in relazione con i giardini, finora privati e delimitati, dei luoghi di accesso diretto allâacqua.
Viene a crearsi un elemento di propria entitĂ formale e spaziale, capace a integrare la varietĂ delle preesistenze in una nuova realtĂ . Sul finale verso Capo San Martino si conclude con il belvedere della piscina pubblica, che si protrae verso il nuovo porto, mentre sul lato verso Lugano riprende il giardino pubblico che si conclude nella piazzetta con lo storico imbarcadero.
La passerella sullâacqua Ăš appoggiata su una struttura di palafitte in acciaio, inclinate e tra di loro connesse, coperta da una pavimentazione parzialmente di cemento armato e di legno.
4. I BELVEDERE
I singoli belvederi sono delle estensioni pavimentate tra strada e lago, delle piazzette, caratterizzati da una struttura edificata, un padiglione, una âfolieâ. Esse si adattano al caso, basandosi su un principio costruttivo che conferisce a ogni luogo una propria identitĂ .
Il belvedere della Piscina Conca dâOro comprende la piscina ed Ăš affiancato da due edifici: a sud da un nuovo edificio di 5 piani, contente le varie funzioni di servizio della piscina e dei canottieri, a nord un edificio basso e lungo, sospeso, in relazione alla piscina e al porto vicino. Il pianterreno Ăš libero, un portico dâentrata alla piscina e al porto, con le relative casse e un bar aperto; al primo piano si prevede un ristorante esposto sul lago e dei servizi del porto.
Il belvedere della darsena, meglio definito come piazza con una sua pergola perimetrale, offre uno spazio di sosta, di incontro e di gioco.
Il belvedere a sud dellâhotel du Lac/Tertianum si propone come gradonata a lago, con una modesta struttura-tettoia.
Il belvedere vicino lâhotel Eden sâinserisce nel giardino pubblico e offre con un piccolo bar-ristorante un luogo di sosta, in relazione al giardino pubblico e al lago.
Il belvedere dellâimbarcadero, liberato dallâattuale chiosco, mette in evidenza lo storico edificio, con il suo nuovo pontile prolungato.
5. I GIARDINI
Incorniciati dalle due passeggiate, i giardini sono lâelemento centrale del progetto. A differenza del lungolago di Lugano, dove lâelemento dominante Ăš il fronte urbano costruito, i giardini costituiscono il volto nuovo del lungolago di Paradiso. Composti da una ricca palette vegetale e dai muri esistenti, i giardini formano una sequenza di spazi con atmosfere ed usi differenti, dai giardini di paradiso, ombrosi e raccolti, al carattere pubblico e rappresentativo dellâArena, con le sue onde di prato e la vista panoramica sul golfo di Lugano.
6. IL PORTO
Il porto sâintende quale punto finale del nuovo intervento.
Da unâanalisi della situazione del vento e delle onde sulla base della rosa dei venti messa a disposizione nei documenti di concorso risulta che lâarea prevista dal bando per il porto rappresenta vari aspetti critici, a partire dallâesposizione del vento e dunque delle onde. Il vento predominante da nord non trova una superficie a lago sufficiente a creare delle onde, mentre gli intensi venti da est e da sud trovano modo a generare delle onde alte con unâampia estensione di lago aperto per circa 10 chilometri. Il nuovo porto deve quindi prevedere dei frangiflutti a oriente e a sud.
Il luogo indicato nel Piano Regolatore per il nuovo porto Ăš in realtĂ il punto piĂč esposto ai venti e alle onde della costa di Paradiso. Non solo Ăš critico dal punto di vista tecnico rispetto al vento, ma anche dal punto di vista paesaggistico, previsto in modo esposto al promontorio del San Salvatore.
Ulteriori punti critici sono la vicinanza con le proprietĂ private e con la piscina Conca dâOro: a norma di legge Ăš proibito fare il bagno a meno di 50 metri da un molo e a meno di 100 metri da un porto pubblico. La prevista posizione del porto compromette lâutilizzo della piscina e rappresenta unâinterruzione della futura passeggiata a lago.
Il nuovo porto deve quindi spostarsi in direzione di Lugano, in modo da ovviare a tutte le criticitĂ . Inserendosi in relazione al belvedere della piscina Conca dâOro e estendendosi verso nord, fa parte del nuovo lungolago, lasciando libero verso sud il lago aperto, a partire della piscina, per i nuotatori e per i canottieri.
A causa della profonditĂ dellâacqua, della fluttuazione del livello del lago e del moto ondoso, si consiglia una struttura galleggiante. La banchina frangi-onde piĂč esterna dovrebbe essere una struttura galleggiante in calcestruzzo simile a quella del porto esistente tra gli Hotel Eden e du Lac.
Lâattracco della nave di linea Ăš in relazione al nuovo porto.
7. AUTOSILO CONCA DâORO
Il nuovo autosilo conclude il muro di sostegno della strada cantonale verso capo San Martino, in relazione alla piscina Conca dâOro. Di conseguenza vuole trovare lâespressione di un muro di sostegno che va a scomparire nel bosco e nel terreno. Su 6 piani, di cui 2 interrati, si trovano i 200 posti richiesti.
8. VALORIZZAZIONE ECOLOGICA E NATURALISTICA
La riva a lago di Paradiso Ăš in gran parte edificata ed Ăš caratterizzata da una forte differenza di quota tra la passeggiata e lo specchio del lago.
La valorizzazione ecologica delle rive lacustri Ăš efficace quando Ăš possibile creare nuove ed estese zone di transizione tra la terraferma e il lago. Questo tipo di intervento richiede prima di tutto spazio e anche la possibilitĂ di modificare il pendio a lago in modo che non sia troppo ripido.
Nel lungolago di Paradiso il profilo del pendio esistente Ăš difficilmente modificabile dal punto di vista dello spazio, mentre si potrebbe prevedere una ricarica con del materiale proveniente dallo scavo dellâautosilo, come suggerito dal Collegio di esperti.
Lâautosilo produrrĂ un volume di circa 14â000 metri cubi di scavo roccioso, adatto ad un impiego per opere di riempimento nel lago. I requisiti richiesti per questi materiali sono elevati: il pietrisco deve essere di buona qualitĂ , presentare una granulometria adeguata a resistere allâazione erosiva delle onde e non generare il rischio di franamenti. Inoltre non deve contenere componenti organici o residui inquinanti. Bisogna poi tenere in considerazione il fatto che riempimenti nel lago superiori a 10â000 metri cubi sono soggetti ad Esame dellâImpatto sullâAmbiente (EIA) e che per legge la vegetazione ripariale esistente in sito deve essere protetta.
Nel presente progetto si prevede di effettuare dei riempimenti a lago in modo da ingrandire la zona ripariale nellâarea adiacente allâhotel Eden oggi occupata dal porto. Davanti allâargine della riva lâacqua ha una profonditĂ di circa 1,5 metri. Vista lâattuale destinazione dâuso a porto, Ăš poco probabile che sia presente in sito una vegetazione lacustre di pregio. Il profilo del lago ha unâinclinazione compresa tra 15 e 20 gradi, che rende possibile un riempimento con materiali inerti. Vicino alla riva il riempimento verrĂ portato fino alla quota media del lago in modo da creare un comparto ad alto valore ecologico e naturalistico. La zona ripariale cosi costituita renderĂ possibile sia la piantumazione di vegetazione ripariale sia la creazione di zone rifugio per pesci e fauna anfibia.
In prossimitĂ delle sezioni D ed E la passeggiata a lago corre ininterrotta lungo il muro di argine esistente. Qui la profonditĂ dellâacqua non Ăš uniforme.
Davanti al giardino dei giochi la profonditĂ del lago Ăš di circa 3 metri. Le onde si rifrangono oggi contro il muro dâargine, generando una zona di turbolenza dellâacqua di circa 5 metri di larghezza dove, in base alla nostra esperienza, non Ăš presente alcuna vegetazione lacustre. Per questa ragione Ăš possibile intervenire qui con blocchi in pietra posati in opera al di sotto la passeggiata a lago, in modo da attenuare lâeffetto del moto ondoso e allo stesso tempo creare un habitat acquatico interessante.
Nellâarea antistante la darsena lâacqua Ăš giĂ oggi poco profonda. Ă quindi presente una fascia ripariale che, grazie allâaggiunta puntuale di blocchi in pietra, puĂČ essere facilmente implementata. Davanti al muro dâargine a lago verranno quindi posati in opera massi in pietra fino a raggiungere la quota del livello medio del lago. Come al di sotto della passeggiata a lago, anche in questa zona il nostro intervento mirerĂ ad attenuare gli effetti del moto ondoso e a creare habitat e nicchie ecologiche di pregio.
9. REALIZZAZIONE A TAPPE
Il progetto Ăš suddiviso in quattro sequenze che identificano un diverso rapporto con il lago e che possono essere realizzate indipendentemente: il porto (attraversare lâacqua), i giardini (sullâacqua), Eden e Tertianum (nellâacqua) e lâArena (vicino allâacqua).
Relazione 5 aprile 2016
1. ANALISI URBANISTICA DEL CONTESTO
Il lungolago di Paradiso sâinserisce in prolungamento del lungolago di Lugano, al piede del San Salvatore ed Ăš orientato verso nordest, con magnifica vista sul golfo. Il lungolago di Lugano, che si protrae dalla foce del Cassarate con il parco Ciani fino allâImbarcadero di Paradiso, Ăš per tutta la sua lunghezza uno spazio pubblico in un contesto urbano. La sua tipologia Ăš una classica stratificazione con un preciso rapporto tra gli edifici e la riva lago: un fronte di edifici allineati con un pianterreno pubblico (bar, ristoranti, negozi, alberghi ecc.) definisce lo spazio antistante, strada o piazza, possibilmente alberato, con un limite verso lâacqua, murato. Definisce il limite tra cittĂ e lago, quasi sempre rialzato e staccato da un muro di sostegno che nasce da una costruzione di riempimento.
Paradiso, fino allâinizio del â900 piccolo borgo di Calprino, si Ăš sviluppato per quanto riguarda la parte tra il hotel Eden e capo San Martino su iniziative private, con degli edifici di servizio e successivamente con delle palazzine abitative edificate negli ultimi 60 anni. Il contesto che Ăš venuto a crearsi non Ăš di natura urbana: gli edifici, anche quando allineati sulla strada, non hanno un rapporto pubblico con essa. Tipologicamente non vi Ăš la premessa per un lungolago urbano, non vi Ăš dunque la premessa per continuare la classica tipologia del lungolago di Lugano, anche visti i vari edifici costruiti alla riva del lago. Dallâhotel Eden in poi vi dovrĂ essere una nuova tipologia, in risposta alla situazione eterogenea.
2. COGLIERE LâOCCASIONE DI UNA PROPRIA IDENTITĂ
La riva lago di Paradiso Ăš una successione di momenti di diversa natura, contenuti tra muri di sostegno e muretti di confine, in modo variegato e su vari livelli, in corrispondenza alla realtĂ delle proprietĂ , prevalentemente privata. Si vuole cogliere lâoccasione di questa realtĂ come caratteristica del nuovo lungolago. Degli elementi preesistenti saranno integrati quali momenti in una successione di spazi che potranno interagire tra giardini e acqua. Il nuovo intervento vuole conferire una propria identitĂ al lungolago, sviluppata dal particolare contesto. La strada, con il suo nuovo assetto stradale ridotto diventa percorso pedonale e ciclabile alberato, elemento continuo di riferimento; lâattuale caratteristica di strada di passaggio si trasformerĂ in passeggiata a monte. Questa caratteristica potrĂ portare allâinsediamento di funzioni pubbliche al pianterreno delle palazzine.
3. LA SEQUENZA DI SPAZI: BELVEDERI E GIARDINI
Una serie di belvederi che riprende alcuni giĂ esistenti, conferisce al lungolago un ritmo, quali elementi trasversali tra la passeggiata a monte e quella a lago; sono particolari momenti traversanti lungo il percorso che diventano punti di riferimento. La loro collocazione viene individuata secondo degli elementi preesistenti: il belvedere del giardino pubblico, esistente momento finale dei giardini; il belvedere della darsena; il belvedere della piscina Conca dâOro; il belvedere a sud del hotel Du Lac/Tertianum. Questi punti specifici preesistenti mettono in evidenza le particolari aree site tra di loro: lâarea costruita dagli alberghi Eden e du Lac, lâarea edificata della Conca dâOro, lâarea centrale dei giardini privati e lâarea del giardino pubblico.
4. LA PASSEGGIATA A LAGO COME ELEMENTO UNIFICATORIO
Una passerella sullâacqua collega i belvederi tra di loro sul lato del lago. Si stacca dalle aree edificate, quelle degli alberghi e della Conca dâOro, in modo autonomo e giocoso, sullâacqua, nel lago. Nella parte centrale invece offre in relazione con i giardini, finora privati e delimitati, dei luoghi di accesso diretto allâacqua.
Viene a crearsi un elemento di propria entitĂ formale e spaziale, capace a integrare la varietĂ delle preesistenze in una nuova realtĂ . Sul finale verso Capo San Martino si conclude con il belvedere della piscina pubblica, che si protrae verso il nuovo porto, mentre sul lato verso Lugano riprende il giardino pubblico che si conclude nella piazzetta con lo storico imbarcadero.
La passerella sullâacqua Ăš appoggiata su una struttura di palafitte in acciaio, inclinate e tra di loro connesse, coperta da una pavimentazione parzialmente di cemento armato e di legno.
4. I BELVEDERE
I singoli belvederi sono delle estensioni pavimentate tra strada e lago, delle piazzette, caratterizzati da una struttura edificata, un padiglione, una âfolieâ. Esse si adattano al caso, basandosi su un principio costruttivo che conferisce a ogni luogo una propria identitĂ .
Il belvedere della Piscina Conca dâOro comprende la piscina ed Ăš affiancato da due edifici: a sud da un nuovo edificio di 5 piani, contente le varie funzioni di servizio della piscina e dei canottieri, a nord un edificio basso e lungo, sospeso, in relazione alla piscina e al porto vicino. Il pianterreno Ăš libero, un portico dâentrata alla piscina e al porto, con le relative casse e un bar aperto; al primo piano si prevede un ristorante esposto sul lago e dei servizi del porto.
Il belvedere della darsena, meglio definito come piazza con una sua pergola perimetrale, offre uno spazio di sosta, di incontro e di gioco.
Il belvedere a sud dellâhotel du Lac/Tertianum si propone come gradonata a lago, con una modesta struttura-tettoia.
Il belvedere vicino lâhotel Eden sâinserisce nel giardino pubblico e offre con un piccolo bar-ristorante un luogo di sosta, in relazione al giardino pubblico e al lago.
Il belvedere dellâimbarcadero, liberato dallâattuale chiosco, mette in evidenza lo storico edificio, con il suo nuovo pontile prolungato.
5. I GIARDINI
Incorniciati dalle due passeggiate, i giardini sono lâelemento centrale del progetto. A differenza del lungolago di Lugano, dove lâelemento dominante Ăš il fronte urbano costruito, i giardini costituiscono il volto nuovo del lungolago di Paradiso. Composti da una ricca palette vegetale e dai muri esistenti, i giardini formano una sequenza di spazi con atmosfere ed usi differenti, dai giardini di paradiso, ombrosi e raccolti, al carattere pubblico e rappresentativo dellâArena, con le sue onde di prato e la vista panoramica sul golfo di Lugano.
6. IL PORTO
Il porto sâintende quale punto finale del nuovo intervento.
Da unâanalisi della situazione del vento e delle onde sulla base della rosa dei venti messa a disposizione nei documenti di concorso risulta che lâarea prevista dal bando per il porto rappresenta vari aspetti critici, a partire dallâesposizione del vento e dunque delle onde. Il vento predominante da nord non trova una superficie a lago sufficiente a creare delle onde, mentre gli intensi venti da est e da sud trovano modo a generare delle onde alte con unâampia estensione di lago aperto per circa 10 chilometri. Il nuovo porto deve quindi prevedere dei frangiflutti a oriente e a sud.
Il luogo indicato nel Piano Regolatore per il nuovo porto Ăš in realtĂ il punto piĂč esposto ai venti e alle onde della costa di Paradiso. Non solo Ăš critico dal punto di vista tecnico rispetto al vento, ma anche dal punto di vista paesaggistico, previsto in modo esposto al promontorio del San Salvatore.
Ulteriori punti critici sono la vicinanza con le proprietĂ private e con la piscina Conca dâOro: a norma di legge Ăš proibito fare il bagno a meno di 50 metri da un molo e a meno di 100 metri da un porto pubblico. La prevista posizione del porto compromette lâutilizzo della piscina e rappresenta unâinterruzione della futura passeggiata a lago.
Il nuovo porto deve quindi spostarsi in direzione di Lugano, in modo da ovviare a tutte le criticitĂ . Inserendosi in relazione al belvedere della piscina Conca dâOro e estendendosi verso nord, fa parte del nuovo lungolago, lasciando libero verso sud il lago aperto, a partire della piscina, per i nuotatori e per i canottieri.
A causa della profonditĂ dellâacqua, della fluttuazione del livello del lago e del moto ondoso, si consiglia una struttura galleggiante. La banchina frangi-onde piĂč esterna dovrebbe essere una struttura galleggiante in calcestruzzo simile a quella del porto esistente tra gli Hotel Eden e du Lac.
Lâattracco della nave di linea Ăš in relazione al nuovo porto.
7. AUTOSILO CONCA DâORO
Il nuovo autosilo conclude il muro di sostegno della strada cantonale verso capo San Martino, in relazione alla piscina Conca dâOro. Di conseguenza vuole trovare lâespressione di un muro di sostegno che va a scomparire nel bosco e nel terreno. Su 6 piani, di cui 2 interrati, si trovano i 200 posti richiesti.
8. VALORIZZAZIONE ECOLOGICA E NATURALISTICA
La riva a lago di Paradiso Ăš in gran parte edificata ed Ăš caratterizzata da una forte differenza di quota tra la passeggiata e lo specchio del lago.
La valorizzazione ecologica delle rive lacustri Ăš efficace quando Ăš possibile creare nuove ed estese zone di transizione tra la terraferma e il lago. Questo tipo di intervento richiede prima di tutto spazio e anche la possibilitĂ di modificare il pendio a lago in modo che non sia troppo ripido.
Nel lungolago di Paradiso il profilo del pendio esistente Ăš difficilmente modificabile dal punto di vista dello spazio, mentre si potrebbe prevedere una ricarica con del materiale proveniente dallo scavo dellâautosilo, come suggerito dal Collegio di esperti.
Lâautosilo produrrĂ un volume di circa 14â000 metri cubi di scavo roccioso, adatto ad un impiego per opere di riempimento nel lago. I requisiti richiesti per questi materiali sono elevati: il pietrisco deve essere di buona qualitĂ , presentare una granulometria adeguata a resistere allâazione erosiva delle onde e non generare il rischio di franamenti. Inoltre non deve contenere componenti organici o residui inquinanti. Bisogna poi tenere in considerazione il fatto che riempimenti nel lago superiori a 10â000 metri cubi sono soggetti ad Esame dellâImpatto sullâAmbiente (EIA) e che per legge la vegetazione ripariale esistente in sito deve essere protetta.
Nel presente progetto si prevede di effettuare dei riempimenti a lago in modo da ingrandire la zona ripariale nellâarea adiacente allâhotel Eden oggi occupata dal porto. Davanti allâargine della riva lâacqua ha una profonditĂ di circa 1,5 metri. Vista lâattuale destinazione dâuso a porto, Ăš poco probabile che sia presente in sito una vegetazione lacustre di pregio. Il profilo del lago ha unâinclinazione compresa tra 15 e 20 gradi, che rende possibile un riempimento con materiali inerti. Vicino alla riva il riempimento verrĂ portato fino alla quota media del lago in modo da creare un comparto ad alto valore ecologico e naturalistico. La zona ripariale cosi costituita renderĂ possibile sia la piantumazione di vegetazione ripariale sia la creazione di zone rifugio per pesci e fauna anfibia.
In prossimitĂ delle sezioni D ed E la passeggiata a lago corre ininterrotta lungo il muro di argine esistente. Qui la profonditĂ dellâacqua non Ăš uniforme.
Davanti al giardino dei giochi la profonditĂ del lago Ăš di circa 3 metri. Le onde si rifrangono oggi contro il muro dâargine, generando una zona di turbolenza dellâacqua di circa 5 metri di larghezza dove, in base alla nostra esperienza, non Ăš presente alcuna vegetazione lacustre. Per questa ragione Ăš possibile intervenire qui con blocchi in pietra posati in opera al di sotto la passeggiata a lago, in modo da attenuare lâeffetto del moto ondoso e allo stesso tempo creare un habitat acquatico interessante.
Nellâarea antistante la darsena lâacqua Ăš giĂ oggi poco profonda. Ă quindi presente una fascia ripariale che, grazie allâaggiunta puntuale di blocchi in pietra, puĂČ essere facilmente implementata. Davanti al muro dâargine a lago verranno quindi posati in opera massi in pietra fino a raggiungere la quota del livello medio del lago. Come al di sotto della passeggiata a lago, anche in questa zona il nostro intervento mirerĂ ad attenuare gli effetti del moto ondoso e a creare habitat e nicchie ecologiche di pregio.
9. REALIZZAZIONE A TAPPE
Il progetto Ăš suddiviso in quattro sequenze che identificano un diverso rapporto con il lago e che possono essere realizzate indipendentemente: il porto (attraversare lâacqua), i giardini (sullâacqua), Eden e Tertianum (nellâacqua) e lâArena (vicino allâacqua).
©Atelier Brunecky
Visualisierung
©Atelier Brunecky
Visualisierung
©Atelier Brunecky
Visualisierung
©Studio Vulkan
Masterplan
©Studio Vulkan
Schnitt Piazza del Belvedere
©Studio Vulkan
Belvedere dell acqua
©Studio Vulkan
Belvedere del gioco
©Studio Vulkan
Tribuna sull acqua
©Studio Vulkan
Giardino lounge
©Studio Vulkan
Piazza del Belvedere
©Studio Vulkan
Belvedere marittimo